mercoledì 6 luglio 2016

Cronaca della giornata del 6 luglio

La mattinata è iniziata con la celebrazione della santa Messa votiva in onore del Padre san Francesco, presieduta dal Rev.mo Padre Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, che nella sua omelia ha ricordato ai frati che non sono esenti dal rischio di idolatria. Infatti ogni volta che qualcosa viene messa al posto di Dio, al posto della nostra relazione col Signore, noi stiamo scivolando verso una forma di idolatria. Nel capitolo XXII della Regola non bollata, ha esortato, san Francesco mette in guardia proprio noi frati da questo atteggiamento quando ci dice: “E guardiamoci bene dalla malizia e dall’astuzia di Satana, il quale vuole che l’uomo non abbia la sua mente e il cuore rivolti al Signore Dio; e, girandogli intorno, desidera distogliere il cuore dell’uomo con il pretesto di una ricompensa o di un aiuto, e [vuole] soffocare la parola e i precetti del Signore dalla memoria, e vuole accecare il cuore dell’uomo attraverso gli affari e le preoccupazioni di questo mondo, e abitarvi”.


Dopo la colazione i Capitolari si sono riuniti in gruppi per discutere sulle Relazioni ascoltate e studiate il giorno precedente. Al termine dei lavori, riuniti in aula capitolare, i Segretari dei gruppi hanno relazionato quanto emerso nelle discussioni.
Un clima di serena tranquillità pervade i diversi momenti della giornata e i lavori procedono senza intoppi.

Il pomeriggio è stato piuttosto intenso, ha visto i Capitolari impegnati nello studio di alcune proposte, pervenute dai frati e dalle diverse fraternità, per cambiamenti da apportare agli Statuti della Custodia di Terra Santa. Inoltre l’Economo custodiale ha presentato la sua Relazione e tutti i progetti realizzati dall’Economato negli ultimi tre anni. Nella giornata di domani, i lavori di gruppo verteranno sulla discussione di tutto questo materiale.

La preghiera della sera, come balsamo di letizia, ha donato pace e sollievo agli animi e ha riunito i Capitolari e i frati della comunità di San Salvatore prima del pasto comune e della ricreazione fraterna.