Ultima giornata del Capitolo… tanti momenti forti e tempo di verifica. Il
Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton,
insieme a tutti i Capitolari, di buon mattino, come le donne il giorno di
Pasqua, si è recato al sepolcro di Nostro Signore Gesù Cristo per celebrare
solennemente la Dedicazione della Basilica. L’edicola è quasi irriconoscibile:
un immenso cantiere la avvolge e lo spazio per i fedeli e i sacerdoti
concelebranti è ridotto al minimo, ma la liturgia solenne e sobria ha dato il
gioioso avvio ad un giorno di sintesi e ringraziamenti.
In assemblea plenaria,
il Presidente del Capitolo, fra Jakab Várnai
ha rivolto ai Capitolari un discorso conclusivo, che ha descritto in
modo spirituale il percorso che come Presidente ha voluto far intraprendere ai
fratelli della Custodia. Ha riassunto il suo operato esemplificandolo con un
proverbio da lui udito a 16 anni, quando l’allenatore della sua squadra di
basket usava ripetere: “puoi condurre i cavalli fino al fiume, ma non puoi
costringerli a bere”. Il Capitolo è stata la discesa al fiume dei frati
capitolari, che ora dovranno decidere se, come la Samaritana, chiedere al
Signore che venga loro data l’Acqua viva, che li sostenga nella loro importante
missione in Terra Santa. In un clima di preghiera, la celebrazione conclusiva
del Capitolo ha inglobato atti ufficiali e ringraziamenti. Ogni frate
capitolare ha ricevuto dalle mani del Presidente il messaggio conclusivo,
redatto come sintesi dei lavori capitolari, e le Delibere approvate.
Nel pomeriggio i Capitolari hanno partecipato alla Via Crucis per le vie di
Gerusalemme, terminando il loro cammino di fronte alla tomba vuota del Risorto.
Impossibile non cogliere la stessa sensazione questa sera, quando lo staff della
Segreteria del Capitolo ha iniziato a riordinare gli ambienti, e l’aula
capitolare è apparsa vuota e spoglia come il Sepolcro. L’augurio è che questo
non sia segno della fine di un momento intenso, ma segno di un nuovo inizio, in
cui i fratelli, animati dallo Spirito dello Risorto, possano annunciare con
entusiasmo quanto hanno vissuto e capito(lo). : )